La Nocciola in tavola a Villa d’Amelia

Avete presente quando qualcosa vi piace tanto, anzi, tantissimo che siete quasi fissate?? Immaginatevi quando ho scoperto che c’era una due giorni, a pochi chilometri da casa mia, con grandi chef da tutta Italia chiamati a reinterpretarla e esaltarla, immaginatevi il piacere di essere invitati a questo evento che per me non è stato speciale…di più!!

Lo avrete già capito dal titolo che sto parlando della nocciola, ma non una qualsiasi, ma quella delle Langhe, la “Tonda e Gentile”, che cresce nelle zone e che è universalmente riconosciuta come la più buona del mondo {tartufi e nocciole…mi spiace ma per queste due cose…non abbiamo uguali!! 🙂 senza dimenticare il vino ovviamente }
La location era Villa d’Amelia a Benevello, uno dei primi paesi dell’Alta Langa: albergo, spa e ristorante stellato, mica male no?? Ho avuto il piacere di vedere Damiano Nigro e il suo staff al lavoro durante l’#albacamp, ma per me è sempre un piacere rivederlo all’opera. Rimango sempre stupita dalle mani sapienti di tutti gli chef che si sono susseguiti in questi nei due giorni, i movimenti sicuri, precisi e rapidi nonostante abbiano tantissime persone che li fotografano e li ricoprono di domande intorno a loro.

 

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La prima sera c’è stata la cena di presentazione, un menù tutto a base di nocciole preparato da Christian Milone della Trattoria Gli zappatori di Pinerolo e Damiano Nigro 1stella michelin padrone di casa, che si sono avvicendati alla preparazione della cena partendo dal sorbetto al crodino con le nocciole salate, per poi passare al merluzzo di fresca saltatura impanato nelle nocciole e pomodoro con un una maionese di nocciole.

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Come primo un risotto mantecato all’olio di nocciola con schiuma di vino rosso,

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poi uno splendido controfiletto  di fassona glassato con il miele nocciole e mandarino, con un torrone di fois-grass e nocciole.

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Il giorno dopo, nel pomeriggio c’è stata la cooking class con le ricette che avremmo poi degustato di sera attraverso un’apericena di tutti gli chef invitati ad interpretare questo piccolo frutto, chi erano:

Stefano Leonardi ed Alberto Basso, del ristorante 3quarti di Spiazzo di Grancona (VI), Roberto Caruso sous-chef de Il Canneto dello Sheraton Malpensa, poi Ivan Centeleghe della Nuova Pasticceria Lora di Farra d’Alpago (BL), Juri Chiotti e Diego Rossi “Delle Antiche Contrade” di Cuneo, Matteo Fumero della “Locanda di Elisa” di Pradleves (CN), Gianluca Fassino e Damiano Nigro di Villa d’Amelia con due piatti, Sebastiano Lombardi del ristorante Il Cielo di Ostuni  (BR), Stefano Mazzone del Grand Hotel Quisi di Capri, Cristian Milone della Trattoria gli Zappatori di Pinerolo, Diego Ricotti di Maso Franch di Giovo, Domenica Vagnarelli ed infine Simone Bonini della gelateria Carapina di Firenze.

Ho fatto tantissime foto, quelle che vedete non sono le più buone, ma semplicemente quelle che sono venute meglio…

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Tutti i piatti erano deliziosi, però ovviamente alcuni mi sono rimasti davvero impressi per il loro gusto e per la loro originalità.

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Primo tra tutti il piatto di Juri Chiotti e Diego Rossi, una putè di patate e nocciole con lumache, il piatto che mi è piaciuto di più in assoluto! Buonissimo anche quello di Stefano Mazzone che ha presentato un piccolo bicchierino con un cappelletto ripieno di burro alla nocciola spolverato di tartufo bianco, da mangiare come se fosse una bevanda.

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Ottimo davvero anche il piatto di Damiano Nigro, l’interpretatione dell’uomo e della donna, il gambero e la nocciola, buonissimo da mangiare ma ancora più bello da vedere!

Per quanto riguarda i dolci, quello presentato da Roberto Caruso, un cannolo croccante all’olio di nocciola con una crema alla nocciola con mousse di gianduja e pralinato e fiori di lavanda (l’immagine di copertina), ma anche la ricetta del pasticcere Ivan Centeleghe con una mousse leggere alla nocciola con una cuore all’arancia amara, davvero leggero e delicato. ma buonissimo anche il bicerin alla nocciola di Matteo Fumero, con accompagnato alla torta di biscotti della tradizione occitana.

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Cose belle e buone ce ne sono state tantissime, ma di vini non tocca a me parlarne, sicuramente moltissime aziende dell’eccellenza territoriale erano presenti, un piacere per la vista, per la bocca e questa volta anche per il naso!

10 Risposte a “La Nocciola in tavola a Villa d’Amelia”

  1. son le 9.30 e già fame….

  2. Una cosa più buona dell'altra.. mamma mia che raffinatezza!! 😀 Grazie per la visione! (peccato che con le allergie qualcuno potrebbe restare fregato, sigh..)

  3. meraviglia…anche io ho fame dalle 9.30…pensa ora che sono le 12.00 e ho guardato le superbe foto che hai pubblicato.Cri

  4. pensa io che fame mentre scelgo le foto tutte le volte!! O.o

  5. Sono state due serate magnifiche, spero di non diventare mai allergica e riso e nocciole, non me ne farei una ragione!!

  6. Beh, il giorno che riesco a fare capolavori anche solo simili ai loro, potrò ritenermi soddisfatta!!

  7. Che fortunata!! Quante delizie a due passi da casa…Ciò che mi gusta di più è quel bicchierino con cannolo croccante…Acquolina…acquolina!!

  8. era golosissimo infatti!! poi insomma, anche da vedere era bellissimo!!

  9. Concordo tutto ottimo! Unico dettaglio, il controfiletto non era di fassona ma di Vicciola (Vitella di Pura Razza Piemontese allevata a nocciole, la carne rossa più magra al mondo!!!!!)

    1. Ciao Carlotta, in realtà questo post è quello dello scorso anno, non è ancora uscita la versione 2013 🙂

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